Colaussi ancora espugnato, passa di misura il Belluno

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pallone-in-rete-001ISM GRADISCA 1

BELLUNO 2

MARCATORE st 11” Marjanovic, 31” Piscopo (rig.), 42” Brustolon

ISM GRADISCA Sorci, Fernandez, Sain, Bric, Piscopo, Calzolaio, Campanella, Mattesich (st 18” Baldo), Stheinhaus, Zanoletti (st 36” Pavan), Desideri. All.Zoratti.

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BELLUNO Bau, Reolon, Maestrelli, Furlan, Brustolon, Lovato, Borotto (st 18” Rosso), Bono, Marjanovic (st 28” Wiesner), Radrezza, Mosca. All. Raschi.

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ARBITRO: Caioli di Firenze

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NOTE: espulso Bric al 9” st per fallo da dietro ammoniti Sain, Mattessich, Baldo

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GRADISCA D”ISONZO Altro giro, altro stop per l”Itala San Marco. I biancoblù vengono disarcionati anche dal non eccelso Belluno e falliscono la prima delle tre partite che, almeno sulla carta, potevano in qualche modo riaccendere una flebile speranza di ridurre le distanze dall”ancora di salvezza dei play-out. Gli ingredienti dell”ennesima frittata sono sempre gli stessi: prestazione volitiva per alcuni tratti, poi due errori difensivi che costano carissimo e inframmezzati oltretutto da una decisione arbitrale discutibile. In queste condizioni impossibile pretendere molto di più: anzi, il pari temporaneamente riacciuffato dagli isontini pareva già un discreto compromesso fra la prestazione generosa e i ben noti limiti della banda-Zoratti. E invece c”è ancora una volta da asciugarsi le lacrime. Squalificato Chicco e infortunato Lius oltre ai soliti Zanon e Viel, il tecnico di casa recupera al centro della difesa capitan Piscopo e propone un tridente neanche troppo mascherato, con Desideri e Campanella ad assistere Stheinhaus. Modulo praticamente speculare per il Belluno, con Marjanovic unica punta, spalleggiato dalle ali Radrezza a destra e Mosca sulla mancina. Primo approccio decisamente promettente da parte dei padroni di casa: prima una bella combinazione Desideri-Campanella con conclusione rasoterra del folletto sporcata in corner da un difensore; poi una sventola dai venti metri di Sain anch”essa deviata provvidenzialmente in corner a salvare Bau. Decisamente intraprendente, la Cenerentola del torneo: è ancora Campanella in ripartenza rapida a liberare al tiro Stheinhaus, Bau respinge non senza difficoltà all”11. Il Belluno si vede per la prima volta attorno al quarto d”ora (ciabattata a lato di Mosca). Più pericolosi i dolomitici attorno al 27”: traversone improvviso con Marjanovic a spizzare di testa e costringere Fernandez a un disperato salvataggio sulla linea di porta. Cresce decisamente il Belluno, che alla mezz”ora va vicinissimo alla marcatura: sempre Marjanovic lo spauracchio, bravo a difendere il pallone fra due avversari e concludere a lato di un niente un pregevole destro di giro. Si rivede l”Ism al 33”: bella combinazione Bric-Campanella, che spalle alla porta chiama alla conclusione l”accorrente Stheinhaus ma il sinistro di prima intenzione finisce alle stelle. Grida al rigore la formazione isontina al 35” quando Campanella è affossato in area. Ism ancora volonterosa ad inizio ripresa, al 6” con una conclusione alta di Campanella, e all”8” con Stheinhaus, che lavora un buon pallone al limite e lo allarga per Desideri: la conclusione sul primo palo finisce sul fondo. La partita cambia nel giro di meno di due giri di lancette: prima il signor Caioli caccia Bric per un fallo da dietro a centrocampo (il giallo sarebbe stato più che sufficiente) e alla ripresa del gioco su punizione dalla mancina Marjanovic aggancia da campione in area e fra due avversaru infila in una selva di gambe il vantaggio ospite. La gara diveta ovviamente una discesa per i dolomitici, che amministrano e anzi – quando possono – provano a graffiare in contropiede: come al 28”, quando su traversone di Reolon, Mosca si divora di testa il raddoppio da due passi. Al 31” uno scampolo di speranza per l”Ism: il traversone di Sain è intercettato con un braccio in area da Reolon, freddo Piscopo nella trasformazione. Gradisca, generosamente schierata da Zoratti con un “incosciente” 3-4-2, ci prova ancora con Baldo dalla distanza (38”, ma è sicuro Bau) e con l”inzuccata di Sain alta non di molto su traversone di Desideri (39”). Il Belluno si rilassa eccessivamente, si prende pure il lusso di sprecare con Bono un gol già fatto, ma alla fine porta a casa l”intera posta. Non è premiata, la generosità dei biancoblù: al 42” Bono si fa infatti perdonare pescando in area la deviazione vincente di Brustolon. Altro giro, altra caduta.