Ism Gradisca continua a credere ciecamente nella funzione educativa del settore giovanile. Il club di Gradisca d''Isonzo ha dato vita a una partnership a tre che oltre alla società biancoblù coinvolge il Donatello Udine e i professionisti del Varese, società di serie B in cui milita l''indimenticata bandiera gradiscana Neto Pereira. L''accordo è stato sancito a Gradisca dai dirigenti del sodalizio lombardo, con l''amministratore delegato Montemurro e il direttore generale Sogliano, che hanno fatto dono all''Ism (il neopresidente Massimo Chiussi e il primo tifoso Franco Bonanno) proprio della maglia numero 10 di Neto Pereira. E'' anche grazie al giocatore brasiliano che abbiamo potuto conoscere il movimento calcistico del Friuli Venezia Giulia, ha spiegato Sogliano, e in particolare il modo di lavorare con i giovani di Itala e Donatello.

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In momenti economici difficili come questo il calcio deve darsi una regolata e scommettere maggiormente sui giocatori italiani, fatti crescere con serietà e a costi sostenibili. A noi piacciono le scomesse e quella di Neto è stata vinta. Chissà che non sia la prima di una serie più lunga. Così Bonanno e Chiussi: "Da sempre a Gradisca il settore giovanile riveste un ruolo fondamentale. Non solo a livello agonistico, con i risultati ottenuti a livello nazionale dall''Itala San Marco, ma anche e soprattutto dal punto di vista pedagogico. I termini dell''accordo sono piuttosto semplici. Il Donatello, rappresentato a Gradisca dal nuovo presidente Enrico Tonizzo, svolge come noto esclusivamente attività di vivaio. Un''attività di assoluta eccellenza, se è vero che da lì sono partiti i vari Donati, Padoin e la "next big thing" interista Crisetig. L''Ism Gradisca costituirà uno sbocco naturale a livello di prima squadra per i giovani usciti dalla cantera friulana. Ma al contempo i talenti di maggiore prospettiva delle due società regionali -oltre 300 ragazzi in tutto - saranno segnalati al Varese, che avrà quindi un piede in Friuli Venezia Giulia e, per contro, in futuro potrebbe anche girare i propri giovani a farsi le ossa in riva all''Isonzo.

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Con i nuovi dirigenti dell''Ism ci siamo conosciuti da poco, ma il feeling c''è già tutto -assicura Tonizzo- come Donatello abbiamo rapporti importanti con diverse società pro, dall''Udinese, al Milan, al Brescia e oggi  grazie all'' Ism pure il Varese. E'' una grande opportunità, anche se non bisogna mai dimenticare che non tutti diventano campioni di A o B. Non ci piace regalare illusioni nè fare business: per questo ci siamo trovati subito bene con Ism, che può essere un primo importante sbocco per i ragazzi che completano il nostro cammino di formazione, e il Varese che pare voler puntare con decisione sui vivai.

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Luigi Murciano da Il Piccolo

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