logo ismIn relazione al contenuto altamente denigratorio dell’articolo comparso in data 09.12.2010 nella pagina sportiva del quotidiano “Il Gazzettino”, edizione di Udine, a firma del signor Claudio Rinaldi, l’associazione sportiva dilettantistica Ism Gradisca si trova costretta ad intervenire per porre fine all’ennesima raffica di illazioni gratuite, prive di fondamento e purtroppo anche reiterate provenienti dal cronista di detta testata. Un tanto per porre fine a una campagna stucchevole, figlia di informazioni  - si vuole sperare non volutamente - imprecise, che rischiano di minare la serenità non solo dei tesserati Ism Gradisca, ma anche delle varie società militanti nel campionato di Eccellenza del Friuli Venezia Giulia.

 Nell’articolo, il signor Rinaldi scrive testualmente: “Intanto il tesseramento da parte dell''Ism Gradisca dell''attaccante ex Pordenone e San Donà/Jesolo Sandro Andreolla, già in gol al debutto con la nuova maglia domenica scorsa, ha scatenato i malumori degli addetti ai lavori in Eccellenza. «Ma come - sussurrano in molti -, la squadra rinata e ripescata dopo il fallimento dell''Itala San Marco ci costringe a enormi sacrifici per giocare anche di mercoledì, e pur comparendo ufficialmente senza denari tessera un semiprofessionista dopo aver già saccheggiato il mercato in estate?». Interrogativo più che condivisibile – scrive ancora il Rinaldi - reso ancor più piccante dalla voce che parla di due mesi di arretrato nei «rimborsi» con crescenti mugugni nello spogliatoio.

Ebbene, a questo operatore della (dis)informazione la società gradiscana nella persona del presidente Massimo Chiussi replica quanto segue:

1) La prima notizia non corretta fornita ai lettori del Gazzettino e agli addetti ai lavori di cui si cita i “malumori” è di carattere forse eccessivamente tecnico per un cronista sportivo, ma non toglie quanto sia clamoroso l’abbaglio: la società Itala San Marco Srl non risulta affatto “fallita”, ma si trova al momento “in liquidazione” che è concetto assai diverso e che invitiamo ad approfondire. Se gli addetti ai lavori del nostro amato mondo sportivo dilettantistico non ne sono informati, passi. Ma che non lo sia chi l’informazione dovrebbe loro garantirla, è cosa piuttosto grave;

2) Gli “enormi sacrifici” cui le squadre militanti nel campionato di Eccellenza sono costrette per la composizione del girone a 17 squadre sono cosa oggettiva, ma appare al contrario del tutto soggettivo – e francamente ridicolo – affermare che sia l’Ism Gradisca “a costringere” le altre società a sobbarcarseli. E’ stata la Federazione Italiana Giuoco Calcio a valutare positivamente, in estate, i requisiti della nuova società Ism Gradisca per il ripescaggio e a comunicare successivamente detta decisione al Comitato regionale per la compilazione dei campionati. Valutazioni avvenute nel pieno rispetto dei numerosi paletti posti dai regolamenti federali (che invitiamo il cronista a rivedersi) ma avvenuta soprattutto nella massima trasparenza, come si può evincere da atti che Rinaldi evidentemente si è guardato bene dal consultare, perdendo un’occasione per informare i suoi lettori in maniera più equilibrata;

3) Viene da chiedersi quale sia la fonte citata dal sig.Rinaldi da cui si evincerebbe “ufficialmente” che Ism Gradisca sia tout court “senza denari” (forse la disinformazione citata al punto 1)

4) Pur apprezzando la definizione di “semiprofessionista” affibbiata al suo tesserato Sandro Andreolla, che ben si attaglia ad un ragazzo serio e dotato, Ism Gradisca si chiede che  cosa, secondo il Rinaldi, impedisca a una società di Eccellenza di tesserare un atleta di categoria superiore convinto dalla validità di un progetto tecnico; e se – visto lo stupore che traspare dall’articolo – lui o gli “addetti ai lavori” di cui riporta il malessere ritengano Andreolla l’unico giocatore che dalla serie D abbia deciso di trasferirsi in un campionato regionale;

5) “Saccheggiato il mercato in estate” è un’altra definizione populista e sufficientemente sballata: Ism Gradisca conta attualmente una rosa di 22 giocatori: nè più, nè meno numerosa, nè più nè meno valida di tante altre società di questo campionato avvincente ed equilibrato, e senza purtroppo avere - almeno per ora - alle spalle un settore giovanile al completo, che ci si sta impegnando fra mille sforzi a ricostruire. Ed è, “saccheggiare”, un verbo che fra le righe suona piuttosto offensivo nei confronti di 22 ragazzi che quest’estate hanno voluto dare fiducia alla nuova società praticamente a scatola chiusa, quando ancora non esisteva la benchè minima certezza che Ism Gradisca potesse essere ripescata e rinunciando ad altre proposte che in quel momento parevano certo più sicure per la loro carriera calcistica;

6) In cauda venenum, dicevano gli scrittori latini, e il buon Rinaldi prova senza troppo successo ad emularli. Affermare con malcelato godimento (“professionale”, si intende) che “ancor più piccante” sia la “voce” (andiamo bene....) su presunti arretrati nell’erogazione dei rimborsi agli atleti, e sul conseguente “crescente malcontento” dello spogliatoio è cosa vergognosa e non corrispondente alla realtà, come qualsiasi tesserato – se Rinaldi si fosse peritato di contattarne uno, magari il presidente – avrebbe potuto tranquillamente confermargli. Stia tranquillo, il cronista e quelle che sono le sue misteriose fonti, che la puntualità nei rimborsi è stata – purtroppo per lui – sempre garantita.

Rimane il dispiacere per la campagna di disinformazione che il cronista sembra aver avviato sin da quest’estate e a cui sinora Ism Gradisca aveva evitato di dare peso. Questo nella convinzione che, pur a fatica, si sarebbero comprese le ragioni per cui una nuova società, composta da nuovi dirigenti, si è costituita al fine di salvaguardare la storia novantennale del calcio a Gradisca dopo la recente e poco fortunata esperienza professionistica. Ma vista la gravità di certe affermazioni, che non fanno altro che invelenire il clima fra le società e alimentare la disinformazione e i pregiudizi fra gli appassionati, è chiaro che la società Ism Gradisca valuterà ora se e come tutelare la propria onorabilità, minata dagli articoli del sig.Rinaldi, nelle sedi preposte

                                                                                                                                                                     A.s.d.  Ism Gradisca