stragradiscaLa carica dei 1.021. Tanti sono stati i partecipanti alla rediviva Stragradisca, marcia attraverso le borgate della Fortezza che domenica ha travolto di entusiasmo la cittadina isontina. Un risultato che, fuori da ogni retorica, ha spiazzato e lasciato increduli gli stessi organizzatori. D'accordo il bisogno di socializzazione e di stare all'aria aperta in una bella domenica autunnale graziata dal sole, d'accordissimo poi il fine totalmente benefico - ogni singolo cent è stato devoluto alla ricerca sulle malattie infantili gestita dalla "Città della Speranza" - ma neppure il più ottimista fra i volontari messi assieme dall'Itala San Marco Gradisca e con la supervisione dall'amministrazione comunale si sarebbe aspettato un simile fiume di persone. Una giornata di sport e benessere per tutte le età, dai bambini delle scuole del comprensivo "della Torre" di Gradisca - ottimi ciceroni con i loro cartelli recanti la storia dimenticata delle singole borgate cittadine, ricerca coordinata dalla prof. Marina Di Bert - ai camminatori più attempati, passando per famiglie al gran completo. Fra singoli cittadini e gruppi di marciatori organizzati, la cittadina si è animata di buon mattino di persone provenienti da tutto l'Isontino, la Bisiacaria e la Bassa Friulana per affrontare a passo libero i due differenti percorsi - da 7 e da 13 chilometri - che hanno condotto dal centro alla periferia, dalle mura venete ai borghi rurali, dall'Isonzo a scorci sconosciuti o forse solo "invisibili" nella quotidianità ai più. E poco importa per qualche piccolo disguido, come lo "smarrimento" di qualche podista dalle parti del Castello o l'esaurimento delle scorte di the e cordicelle per i pass: tutto fa esperienza per le prossime edizioni. E lungo il tragitto nelle diverse borgate, ciascuna identificata con un colore, non sono mancati "merendini" spontanei ed improvvisati", con i residenti che hanno salutato il passaggio dei podisti con salame, cotechino e un bicchiere di rosso. Partenza e arrivo allo stadio "Colaussi", dove si sono svolti il pasta party in musica (nel rispetto delle disposizioni antiCovid) e le premiazioni per i gruppi più numerosi, condotte dalla verve di Gianluigi "Dente" Dominutti, frontman dei Fandango: al primo posto (e nonostante l'assenza di molti compagni costretti a ridurre le occasioni di socializzazione sino a mercoledì per un caso di positività di un'insegnante alle scuole medie) si sono classificati proprio i bimbi del comprensivo "della Torre", applauditissimi. A seguirli i gruppi della Pro Loco di Fogliano, il Gruppo Marciatori di Staranzano, i Millepiedi di Monfalcone, il Gruppo Olmo di Ronchi-Selz ed i Donatori di Sangue di Campolongo e Tapogliano. Tanta l'emozione per Michele Zuttioni, anima del progetto e vicepresidente di ISM Gradisca: ha visto rifiorire la Stragradisca proprio nel giorno del dolore per la scomparsa di mamma Dorina, storica dirigente della Torriana. Accanto a lui l'assessore allo Sport Stefano Capacchione, ("Da tempo sognavamo un evento in grado di abbinare benessere, socialità e riscoperta delle tradizioni e dell'identità paesana"), ed il presidente del comitato interprovinciale Gorizia-Trieste della Fiasp, Alessio Bellotto: "Un successo oltre le previsioni. Certo, ci sono cose da perfezionare e saranno perfezionate ma è stata una giornata di grande festa". A cimentarsi col percorso breve anche amministratori e consiglieri: fra loro l'assessore Alessandro Pagotto, Davide Catano, Fatimata Wade e Massimiliano Cattarin. Il marchio "Stragradisca", varato dall'allora Gruppo Marciatori, mancava in città da 14 anni anche se nel 2019 venne organizzata da Smile Events e Trofeo Rocco una marcia nelle borgate gradiscane. 

Photo Credit: Cinzia Bressan