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ISM GRADISCA 0
RUDA 9
MARCATORI: pt 15’ Turchetti, 25’ Lampani, 27’ Tiziani (rig.), 35’ A.Bedin, 43’ Turchetti (rig.); st 4’ Furlan, 13’ Simeone, 24’ Turchetti, 29’ Aristone
ISM GRADISCA: Hales, Ba, L.Antonutti (pt 40’ A.Antonutti, st 27’ ), Mistretta, Castorina (st 40’ Volante), Melchiorre, Cirino, Famea, Greco, Cavedon, Sow. All. Donda
RUDA: Pohlen, Ferrigno (st 7’ Aristone), Nobile (st 28’ Branca), A.Bedin (st 7’ Venuti), Casonato, P.Bedin, Tiziani (st 20’ Fracaros), Furlan, Lampani, Simeone, Turchetti. All. Gon
NOTE: ammoniti Dose, Cavedoni, Lampani, Tiziani
ARBITRO: Cannito di Pordenone
GRADISCA D’ISONZO Grandinata di reti sull’Itala San Marco. Al suo debutto fra le mura amiche del “Colaussi” la compagine gradiscana è ancora un cantiere aperto – ancora 13 effettivi appena a disposizione di mister Donda, ma altri, più che indispensabili arruolamenti sarebbero in arrivo – e contro il Ruda aveva più che altro la missione di provare tenere dignitosamente il campo. Sarà per un’altra volta: per ora arriva una sconfitta destinata certamente agli archivi come la più pesante a memoria di gradiscano. L’illusione infatti dura solo 15’: il primo pericolo un’insidiosa punizione alta di poco di Simeone, poi è Turchetti a presentarsi a tu per tu con Hales e farlo secco dopo un ottimo uno-due rasoterra con un compagno. Al 22’ altro bel piazzato dal limite, stavolta di Nobile, a lambire l’incrocio. Al 24’ il raddoppio del Ruda: rete da rapace di Lampani che gira sottomisura nel sacco un cross da destra. Il tris 3’ dopo: rigore procurato e trasformato dall’ex Tiziani. Rimpingua Bedin su velenosa punizione di giro che sorprende tutti al 35’. Il primo tempo da incubo dei gradiscani si conclude con un altro penalty incassato, stavolta a firma Turchetti, e ricomincia già al 4’ della ripresa con la dormita generale su palla inattiva e tocco vincente di testa da due passi di Furlan, imitato al 13’ da un tap-in di Simeone e al 24’ da un diagonale di Turchetti su cui tenta inutilmente di opporsi di piede Hales. Il Ruda, nonostante serva ormai la calcolatrice, affronta l’impegno come fosse una finale europea. E’ Aristone con una staffilata nel sette ad avvicinare pericolosamente la doppia cifra, che un palo nega invece a Turchetti: perlomeno quell’onta – magra consolazione – è evitata.