Nuova linfa per l’ISM Gradisca. Data più volte per defunta, l’ultracentenaria società biancoblù ricomincia dal presidente Stefano Forte. Cinquantotto anni, imprenditore con svariate esperienze in Italia e all’estero, Forte ha assunto in questi giorni la guida del club gradiscano: un incarico che sarà ratificato martedi 4 luglio alle 18.30 dall’assemblea dei soci, aperta a tutta la cittadinanza, che si svolgerà nella sala del consiglio comunale di palazzo Torriani. Per l’imprenditore sagradino si tratta in realtà di un ritorno a casa: Forte ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali nel decennio più florido della storia moderna del club, l’era dell’allora patron Franco Bonanno, con la salita dall’Eccellenza sino alla vittoria della serie D e l’ascesa fra i professionisti. Una scelta di cuore, dunque, quella di rimettersi in gioco in riva all’Isonzo. Per la sfida più difficile, quella di ricostruire un club che dai vertici del calcio regionale è piombato, in caduta libera, sino al girone infernale della Seconda categoria. “Per certi versi mi sembra di essere ritornato ai tempi in cui mi affacciavo al mondo dell’Itala San Marco, quando Franco Bonanno, un grande personaggio da cui ho imparato molto, mise insieme da zero un progetto con investimenti e persone di prim’ordine – ricorda Forte -. Anche qui partiamo praticamente daccapo, e la sfida è affascinante proprio per questo. C’è una lavagna vuota, tutta da scrivere”. Il neopresidente mette subito in chiaro due cose: “Sento in giro che sarei il prestanome di qualcuno, il tempo dimostrerà che questa è una bufala – sgombera subito il campo da illazioni -. Secondariamente, non vengo a Gradisca a fare né repulisti né promesse che non si possono mantenere. Non ho la bacchetta magica: con le persone che già ci sono e quelle di fiducia che mi seguiranno lavoreremo duro, a piccoli passi e con le idee che sono tante, per restituire all’Itala San Marco la dignità e il calore che merita. Ma non bisogna attendersi fuochi d’artificio immediati, solo tanta voglia di lavorare”. In questa fase, per Stefano Forte sono tre le priorità: in primis la riorganizzazione societaria (“ciascuno deve essere al posto giusto”), e poi il settore giovanile da ricostruire (“La maggior parte dei nostri sforzi sarà concentrata su questo. Bambini e ragazzi devono poter fare calcio a Gradisca e farlo con una certa qualità”) ed infine la valorizzazione delle strutture. “Ben pochi in regione possono vantare una struttura come il “Colaussi”, non parlo solo del campo da gioco ma delle strutture di allenamento che sono di prim’ordine ma vanno risistemate. Su questo conto in un dialogo proficuo con le istituzioni”. Il presidente Paolo Lazzeri, eletto nel 2020, rimarrà nel direttivo come vice. E nel segno della continuità ci sarà anche l’apporto di Michele Zuttioni ed Eros Luxich, per i quali potrebbero prospettarsi gli incarichi di direttore generale e direttore tecnico. Un nuovo diesse e nuovi responsabili tecnici del settore giovanile come della prima squadra saranno resi noti nei prossimi tempi. Forte assicura che le porte “saranno aperte a qualsiasi collaborazione, in città come al di fuori da essa” e ha un altro piccolo (enorme) sogno nel cassetto: “Vorrei che i due tornei internazionali trovassero un passo comune, per il bene di Gradisca e dell’Itala San Marco da cui tutto in fondo è partito” conclude il nuovo massimo dirigente biancoblù. L.M.